Includere per vincere! I nostri Progetti PNRR

Nemesi, Epitech, Jeos, non sono i nomi di mostri-prodigio mitologici, né quelli di eroi usciti da una pagina/schermo 3 D: sono i co-autori del nostro progetto di recupero e di prevenzione del disagio, gli “aggiudicatari” delle procedure a valere sulle risorse del P.N.R.R, Missione 4, C.1. 

Il punto di partenza è il PNRR DM19/2024: "Riduzione dei divari territoriali e lotta alla dispersione scolastica", avente come finalità di fornire alle scuole le risorse per attivare interventi di tutoraggio e formazione per gli studenti a rischio di abbandono scolastico o con difficoltà di apprendimento. La premessa doverosa investe la terminologia adottata, perché quando si parla di “disagio”, si tende ad esorcizzarne il raggio di incidenza, come se non riguardasse i nostri alunni o i nostri figli: invero, nella sua multidimensionalità fenomenologica, è tratto tipico della crescita e dell’adolescenza e si annida nel non –detto, nel rapporto con i pari o con le figure adulte, nel magma incandescente delle emozioni, nella percezione del sé e dell’altro, retroagendo sulla formazione dell’autostima. Noi non abbiamo vergogna di parlarne e vogliamo farlo con tutti gli “attori” sociali del contesto, dalle Famiglie alle Istituzioni, ma, soprattutto, vogliamo offrire ai giovani occasioni percorsi formativi avulsi dalla scienza docimologica che identifica la persona con l’ “insufficienza” conseguita a scuola: noi, piuttosto, vogliamo capire il “perché” e trovare sul campo soluzioni efficaci.

Pertanto, non indugeremo ulteriormente su citazioni giuridiche, numeri e acronimi da decifrare, perché le iniziative che con entusiasmo intendiamo condividere con trasparenza comunicativa oltrepassano indicatori e target e concorrono piuttosto ad inverare la nostra offerta formativa, dando senso reale al “PTOF”. Includere, promuovere, crescere: gli ingredienti per il successo formativo dei nostri alunni, quello che forgia l’agonismo solidale, non la selezione darwiniana del più forte. Così, noi che recusiamo l’identità aziendale di scuola – “progettificio”, noi che gestiamo con vaglio oculato le opportunità del PNRR, affinché siano realmente tali, con il coraggio di “stornare” bandi che al netto delle risorse accreditabili disperderebbero la nostra identità, abbiamo tracciato provvidi solchi di semina. Ma vediamo nel dettaglio le nostre azioni.

La nostra Learning Community si è attivata anzitutto per intraprendere azioni di recupero, di allineamento e di personalizzazione didattica per tutti coloro che, all’esito delle operazioni di scrutinio del I quadrimestre, abbiamo riportato esiti insufficienti: tali interventi, intrapresi con strategie e metodologie laboratoriali, calibrate “sartorialmente” sui singoli fabbisogni, agiscono soprattutto sulle dinamiche motivazionali, e attentive.

Il Progetto “Nemesi”, concepito come programma di mentoring e di tutoring, mira parimenti alla formazione della persona, ma soprattutto alla generazione di un dialogo interculturale che assuma la “differenza” come valore e non come fattore di esclusione discriminatoria.

“Epitech”, un nome oramai noto alla nostra Comunità per l’elevato tenore etico della Ricerca Scientifica e Tecnologica, ma soprattutto per l’impegno contratto con i nostri alunni che, attraverso un’inedita esperienza “immersiva” e di carattere interdisciplinare, con il supporto dei docenti, assumeranno le vesti di scienziati a servizio del vero progresso, quello che genera vita e…fantasia.

Progetto “Jeos”: qui le parole si vivificano nell’acrobazia cromatica dei murales: sì, perché coloreremo la nostra scuola coinvolgendo i più piccoli nell’esperienza della “Street Art”, poetica urbana che riqualifica spazi e ambienti come vissuti identitari attraverso il linguaggio delle emozioni.

Ringraziamo senza aggettivazioni superflue coloro che imprimeranno il “fiat” della creazione ai nostri progetti, operatori, artisti e docenti, ma soprattutto i nostri alunni che, supportati dalle famiglie, saranno investiti della responsabilità più grande: diventare se stessi con gli altri.

Intanto, si parte: il nostro cantiere di idee è laborioso e pullulante di trepidazione, ma siamo pronti a percorrere la strada dell’inclusione “divergente”, quella che, partendo dal singolo, approda alla co-autoralità, come un’opera d’arte disegnata a più mani.

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Ilaria Di Leva