Le Fibre della Resistenza: lo Sport che educa

Agonismo solidale e reclutamento civico: sono questi gli obiettivi-target della nostra progettualità sportiva, concepita, come sempre, da una prospettiva – orgogliosamente “nostra” – “divergente” e anticonformista, perché si vince indipendentemente dal risultato e dai trionfalismi da podio, con lo sguardo fisso alla meta e con la fatica dell’ “attraversamento”, allenando la mente ad emanciparsi dalla dipendenza dai numeri primi. Si parte allora con la fierezza dell’appartenenza al “cerchio”, termine inclusivo dell’io nel noi, nella coincidenza tra la prima linea e l’ultima, laddove batte il piede stanco. Invero, i nostri ragazzi non conoscono resa o cedimento quando si cimentano nella pratica sportiva e, lo stesso luccichìo entusiastico balena anche nello sguardo dei docenti che li supportano, a partire dalla Prof.ssa Elena Camani e dal Prof. Antonello Recchia, fautori del progetto “Conoscere le Associazioni Sportive e le loro offerte nel territorio”.

A noi che amiamo scegliere denominazioni significative, questa volta il titolo suggerisce poco, perché il contenuto è davvero “straripante” e sarebbe stato difficile reperire un termine iperonimo: ecco perché preferiamo declinarlo analiticamente, sia per condividerlo con tutta la Comunità, sia per tracciare il bilancio in itinere della nostra Offerta Formativa:

Scuola attiva jr. piu’ sport a scuola”: percorso di atletica leggera (dal 26/11/2024 al 20/12/2024), volto a fornire conoscenza e prassi dei principi di coordinazione generale, di accelerazione e delle tecniche del salto in alto e in lungo nell'ambito dell'atletica leggera, per lo sviluppo motorio integrato dei ragazzi di prima, seconda e terza media. Oltre alla specificità disciplinare, il percorso ha promosso e consolidato il circuito dopaminergico, preposto non già all’attivazione di comportamenti edonistici da dipendenza, quanto alla promozione di abitudini positive sotto il profilo del benessere olistico. Obiettivo centrato!

Percorsi di scherma dal 20 gennaio 2025 al 13 febbraio 2025, finalizzato a fornire una panoramica basilare della disciplina, considerata una delle arti marziali più antiche e nobili che combina abilità fisiche, strategia mentale e disciplina interiore. È intuibile altresì l’obiettivo di scardinare eventuali stereotipi di percezione sociale o di individuazione fuorviante di “sport pericoloso”, in quanto gli alunni sperimentano piuttosto il rigore mutualistico del rispetto per l’avversario e la potenzialità del gesto che “colpisce” senza ferire. L’approccio a questa disciplina ha inoltre contribuito a sviluppare alcune competenze trasversali quali: 

  • La concentrazione e il controllo emotivo
  • Il lavoro di squadra e il rispetto delle regole; 
  • La capacità decisionale rapida e l'analisi strategica.

Percorsi di Rugby dal 14 al 27 febbraio e dal 10 al 14 marzo: qui l’aspettativa si costella delle contro-intuizioni indotte dalla conoscenza, oltre il pregiudizio impressionistico. Abbiamo sperimentato l’incisività di tale disciplina soprattutto in soggetti con bisogni educativi speciali (BES) quali iperattività, deficit di attenzione, condotte oppositive e provocatorie. Non il corpo a corpo violento, ma un approccio educativo basato sul gioco e sulla sicurezza, sul rispetto delle regole a presidio del fair play. L’iniziativa ha coniugato la dimensione ludica con l'apprendimento sportivo, valorizzando aspetti come la disciplina, la resilienza e il senso di appartenenza, in un ambiente sicuro e stimolante mettendo in evidenza i valori fondamentali del rugby come la capacità di resistere alle difficoltà e la dilatazione della soglia di adattabilità antistressogena.

Per ciascun percorso, l'ambiente di apprendimento, co-progettato con i tecnici delle singole discipline, è stato personalizzato alle esigenze di ogni studente, attraverso la creazione di uno spazio dove tutti si sono sentiti coinvolti e valorizzati come corpi di una costellazione amicale. Intanto, le nostre attività non si fermano: stiamo infatti pianificando le “Giornate dello Sport” di concerto con l’Amministrazione Comunale e con il tessuto associazionistico del territorio.

Universalità e unicità finalmente conciliati senza polarizzazioni manicheistiche: è questo il vero “miracolo dello sport”. E nel sorriso dell’alunno, “smerlato” di sudore, la vera sfida: vincere tutti, arrivare al traguardo sapendo che è solo una ripartenza, reclutare le “fibre” dell’autostima, nel sodalizio di una parola semplice e “fuori moda”: l’amicizia.

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Ilaria Di Leva